Giochi “All’ombra del Colosseo”

Se hai letto i libri della collana All’ombra del Colosseo e sei sicuro di sapere tutto, ma proprio tutto, sulle abitudini degli antichi romani, mettiti alla prova!
Gli argomenti dei giochi che seguono sono il cibo, gli abiti, le terme (e lo sport che vi si praticava), la scuola, e i gladiatori.
Nella parte finale troverai le domande per un grande torneo a squadre, potresti organizzarne uno a scuola, tra gli alunni della stessa classe o tra due classi sfidanti.
Se non hai indovinato o non sei sicuro della risposta, avrai la soluzione cliccando sul simbolo .
Sei pronto? Allora dai, iniziamo subito a giocare!

Il Cibo

Ricetta disgustosa

La salsa garum era la salsa con cui i romani condivano praticamente tutto. Credo che avesse un odore terribile, ma se vuoi provare, eccoti la ricetta.
Prendi un grande barattolo di vetro, sul fondo sistema erbe aromatiche come aneto e menta, unisci del sale grosso. Poi fai a pezzi del salmone, un paio di anguille e aggiungi qualche sardina intera, copri con il sale e le erbe aromatiche e ripeti l’operazione dei due strati finché il barattolo è pieno. Chiudilo e lascia macerare per 7 giorni. Se quando apri non svieni per l’odore nauseante, mescola il tutto e continua a rimestare di tanto in tanto per 20 giorni. Poi filtra con un colino piccolo e il liquido pestilenziale è pronto per condire. Questa è la ricetta, ma attento! Secondo me rischi un’intossicazione da pesce avariato.
Se la mamma non vuole saperne di questa roba puzzolente nella sua cucina (come darle torto), puoi prendere della salsa di acciughe (si trova al supermercato, vuoi mettere la comodità) aggiungi aceto e aglio a pezzetti e con quella condisci le verdure, la carne e le uova. Non è così male, in fondo.

Ricetta appetitosa

Non tutte le ricette romane erano terribili, per esempio quella delle frittelle sembra promettente:
mescola in un recipiente ricotta di pecora o di mucca (i romani usavano latte cagliato), miele, un pizzico di sale e un po’ di farina. Purtroppo non abbiamo le quantità precise, bisogna andare a occhio. Sbatti bene fin quando il composto non è diventato una specie di crema abbastanza soda (noi siamo fortunati e possiamo usare il frullatore, evviva!). Dividi in piccole porzioni, spiaccicale e friggile nell’olio. Quando sono ben dorate da tutte e due le parti, scolale e asciugale. Puoi addolcirle con il miele e addentarle calde, ma occhio a non scottarti.

ATTENZIONE! PER FRIGGERE SERVE LA SUPERVISIONE DI MAMMA, PAPA’ O UN ALTRO ADULTO. NON PROVARCI DA SOLO/A!

Gli Abiti

Vero/falso su tema abiti

Soluzione

Clicca sulla lettera corrispondente per verificare la tua risposta.

1) I romani non portavano mutande.

Falso, le mutande erano composte da una fascia di lino che fasciava tra le gambe e si allacciava intorno alla vita. Per fare pipì doveva essere una gran complicazione!

2) Tutti gli abiti, femminili e maschili, erano bianchi.

Falso, soprattutto le donne avevano vestiti colorati, tinti con colori naturali, estratti da piante o insetti.

3) La toga con la striscia di porpora era per senatori e bambini.

Vero, si chiamava toga pretesta.

4) I romani, di notte, indossavano il pigiama.

Falso, di notte si usava la stessa tunica che si portava sotto anche di giorno. I romani non si cambiavano spesso quanto noi.

5) La palla non era una cosa sferica ma uno scialle.

Vero, era lo scialle che le donne romane indossavano sempre per uscire.

6) Indossare la toga era complicato, impossibile farlo da soli!

Vero, la toga era un vestito da ricco, chi la indossava (senatori, magistrati e alti funzionari) aveva senza dubbio molti schiavi al suo servizio.

7) La ginnastica si praticava quasi nudi.

Vero, anche le femmine indossavano solo una specie di bikini.

8) I pantaloni erano indossati solo da chi lavorava.

Falso, i pantaloni a Roma li portavano solo i barbari, cioè gli stranieri.

9) Le romane usavano spesso due cinture: una intorno alla vita e una sotto il petto.

Vero, le due cinture per stringere la stola (la tunica femminile) erano di gran moda.

10) Le scarpe erano aperte (sandali) o chiuse e si portavano con i calzini.

Falso, i calzini come li intendiamo oggi non esistevano.

La Scuola

Quali di questi oggetti dovevi portarti a scuola?

Se ti lamenti del peso del tuo zaino scolastico, consolati, anche i ragazzi romani avevano un bel po’ di cose da portare.
Quali erano quelle che ogni alunno romano doveva avere?

  • Tavoletta di cera.
  • Gomma.
  • Stilo o bastoncino appuntito da una parte e a spatola dall’altra.
  • Pennarelli.
  • Libro.
  • Foglio di papiro o pergamena.
  • Abaco per contare.

Soluzione

Clicca sulla lettera corrispondente per verificare la tua risposta.

Quali di questi oggetti dovevi portarti a scuola?

Tavoletta di cera, stilo o bastoncino appuntito da una parte e a spatola dall’altra, foglio di papiro o pergamena e abaco per contare.

LE TERME (e sport che vi si praticava)

Vero/falso su tema terme e sport

Soluzione

Clicca sulla lettera corrispondente per verificare la tua risposta.

1) Entrare alle terme era costoso e le frequentavano solo i ricchi.

Falso, entrare alle terme costava pochissimo, schiavi e bambini entravano addirittura gratis. Però all’interno molti servizi erano a pagamento.

2) Dentro le terme c’era anche la biblioteca.

Vero, ma solo nelle terme più grandi.

3) Alle terme si andava soprattutto di mattina.

Falso, le terme aprivano intorno a mezzogiorno e ci si andava si pomeriggio, per lavare via lo sporco della giornata.

4) Alle terme c’erano salette per la ginnastica.

Vero, alle terme si faceva ginnastica, si giocava a palla, si praticava la lotta e altri sport.

5) Alle terme c’erano solo piscine calde.

Falso, prima si entrava nella piscina calda, poi nella tiepida e infine in quella fredda.

6) Capitava spesso che mentre facevi il bagno, i ladri ti rubassero i vestiti.

Vero, era pericoloso lasciare i vestiti incustoditi, per questo molti pagavano un sorvegliante.

7) Il calore alle terme arrivava dal pavimento.

Vero, le caldaie erano sotto e le terme si scaldavano tramite un sistema di aria calda nel pavimento.

8) Le terme esistevano solo a Roma, non nelle piccole città di provincia.

Falso, le terme c’erano dappertutto, magari piccole, ma ogni minuscola cittadina romana aveva almeno uno stabilimento.

I GLADIATORI

Vero/falso su tema gladiatori

Soluzione

Clicca sulla lettera corrispondente per verificare la tua risposta.

1) Il gladiatore che vinceva uccideva sempre l’avversario.

Falso, non sempre veniva ucciso.

2) Nel Ludus Magnus, la caserma dove vivevano a Roma, i gladiatori mangiavano poco e male e si allenavano molto.

Falso, è vero che si allenavano molto, ma mangiavano molto e bene. Il lanista, colui che organizzava i giochi, ci teneva che fossero in forma.

3) I gladiatori spesso si scontravano nell’arena con tigri e leoni.

Vero, ma solo i gladiatori “sacrificabili”, cioè quelli a fine carriera o deboli. Oppure contro le belve venivamo mandati i criminali.

4) I gladiatori erano tutti schiavi.

Falso, alcuni preferivano diventare gladiatori piuttosto che andare in prigione.

5) I lottatori che vincevano molti incontri diventavano famosi come star del cinema.

Vero, conosciamo ancora i nomi dei più famosi dalle scritte sugli antichi muri di Roma.

6) I gladiatori feriti durante la lotta venivano lasciati morire.

Falso, nel Ludus Magnus c’era un medico che si occupava della salute dei gladiatori.

7) Il Ludus Magnus esiste ancora a Roma.

Vero, si trova vicino al Colosseo e si può visitare.

8) Durante l’allenamento i gladiatori usavano armi normali.

Falso, durante l’allenamento usavano armi di legno: meglio non armare sul serio quei tipi grossi e pericolosi!

9) I gladiatori di Roma non uscivano mai dal Ludus Magnus.

Falso, potevano uscire in alcuni momenti. Tanto, se fossero scappati, sarebbero stati riacciuffati subito!

TORNEO

Si divide la classe (o le classi) in quattro squadre, come quelle che partecipavano alle corse dei carri: i Bianchi, i Rossi, gli Azzurri e i Verdi. I concorrenti potranno costruire una bandiera con il colore della “scuderia” o indossare tutti magliette della stessa tinta. Si consiglia di giocare al torneo in un grande spazio, come la palestra o il giardino di scuola. Ogni squadra sarà dotata di un campanello o di un fischietto da suonare per rispondere. La squadra che indovinerà il maggior numero di risposte, sarà la vincitrice.
(Le domande verteranno su dettagli di vita quotidiana e sulle 6 storie della collana)

Soluzione

Clicca sulla lettera corrispondente per verificare la tua risposta.

1) I bagni pubblici erano grandi stanzoni comuni per maschi e femmine?

No, i bagni erano divisi per maschi e femmine.

2) I romani si soffiano il naso con un fazzoletto di stoffa?

No, si soffiavano il naso con le dita o soffiavano il muco direttamente per terra.

3) Per pestare i panni sporchi in grandi vasche piene di pipì venivano utilizzati schiavi adulti?

No, erano utilizzati schiavi bambini.

4) Giulio, Tito, Danae e Cecilia incontrano un fantasma nella necropoli etrusca?

No, non è un fantasma, ma è un ragazzino con i capelli e la pelle molto chiari che poi diventerà loro amico.

5) I romani mangiavano ghiri arrosto e lingue di fenicottero?

, erano considerate prelibatezze.

6) I bambini romani giocavano a nascondino, campana, con l’aquilone e l’altalena?

, erano giochi comunissimi.

7) La vittoria della squadra del cuore alle corse dei carri non era importante per i tifosi romani?

No, era importantissima!

8) Il Monte dei Cocci sul quale salgono Giulio, Tito, Danae e Cecilia esiste davvero?

, esiste davvero e si può ancora visitare!

9) È vero che a Roma durante il giorno non potevano circolare carri?

, potevano circolare solo la notte perché altrimenti il traffico era caotico.

10) I sotterranei del Colosseo erano collegati all’arena tramite botole?

, i gladiatori e le belve arrivavano direttamente sull’arena.

11) Giulio, Tito, Danae e Cecilia hanno tutti a disposizione uno schiavo per le loro necessità?

No, solo Giulio e Danae che appartengono alla classe sociale dei patrizi hanno schiavi, Tito ce l’ha solo nella popina e Cecilia non ne possiede per niente.

12) Tra i cittadini di Roma e gli stranieri arrivati da poco non c’era differenza?

No, la differenza era enorme: chi era cittadino romano aveva molti diritti che invece mancavano agli altri.